Arriva il nuovo farmaco per il tumore al seno metastatico: ecco come agisce
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Direttore: Alessandro Plateroti

Arriva il nuovo farmaco per il tumore al seno metastatico: ecco come agisce

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Nuovo farmaco trastuzumab deruxtecan, presentato al congresso ASCO, riduce del 38% il rischio di progressione del tumore al seno metastatico.

Un significativo progresso è stato raggiunto nel trattamento del tumore al seno metastatico grazie a un nuovo farmaco che promette di migliorare drasticamente la sopravvivenza dei pazienti. Durante il congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) a Chicago, l’oncologo italiano Giuseppe Curigliano ha presentato i risultati dello studio Destiny-Breast06. Questo studio evidenzia i benefici del trastuzumab deruxtecan, un farmaco che ha dimostrato di ridurre del 38% il rischio di progressione della malattia o di morte.

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Dettagli della sperimentazione clinica

Curigliano, direttore della Divisione Sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, ha sottolineato l’importanza di questi risultati, affermando che potrebbero portare a un cambiamento nella cura standard per donne e uomini con un sottotipo specifico di carcinoma mammario. “Gli esiti dello studio Destiny-Breast06 indicano che i benefici ottenuti con il nuovo farmaco trastuzumab deruxtecan sono notevoli, mai visti finora“, ha dichiarato Curigliano al Corriere della Sera.

La sperimentazione, giunta alla fase 3, ha coinvolto 866 pazienti con carcinoma mammario inoperabile o metastatico con bassa o bassissima espressione della proteina HER2, che avevano già seguito una prima linea di terapia. Attualmente, il trattamento per questo tipo di tumore è limitato alla chemioterapia, che riesce solo a rallentare la progressione della neoplasia.

Tuttavia, il nuovo farmaco mostra risultati promettenti: “Il rischio di progressione della malattia o di morte del paziente cala del 38%,” ha spiegato Curigliano. “La sopravvivenza media prima che il tumore riprenda ad avanzare è di 13,2 mesi con il nuovo farmaco, rispetto agli 8 mesi dell’attuale chemioterapia standard. Inoltre, le risposte cliniche sono vicine al 60%, il che significa che il trattamento è efficace per un numero maggiore di pazienti rispetto ai metodi tradizionali.” Come ripreso da open.online

Implicazioni per il futuro del trattamento del carcinoma mammario

In Italia, circa 52.000 persone sono affette da carcinoma mammario metastatico. La diversità dei tipi di cancro al seno rende essenziale identificare il sottotipo specifico per scegliere il trattamento più efficace. Francesco Perrone dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica sottolinea l’importanza di questa conoscenza per migliorare le opzioni terapeutiche disponibili: “Oggi sappiamo che esistono tanti tipi diversi di cancro al seno ed è fondamentale conoscere quale sottotipo si ha di fronte per poter scegliere, fra le tante terapie disponibili, quella più efficace in base al singolo caso“.

Il nuovo farmaco rappresenta una speranza concreta non solo per il cancro al seno, ma anche per altri tipi di neoplasie. Filippo de Marinis, direttore dell’Oncologia toracica all’Istituto Europeo di Oncologia, ha evidenziato che si stanno vedendo miglioramenti significativi anche per alcuni sottotipi di cancro ai polmoni, per i quali non esistevano novità terapeutiche da decenni. “Riusciamo a fermare la progressione della malattia e a limitare le probabilità di una recidiva. Per decenni la sopravvivenza media dei pazienti con una forma avanzata di cancro ai polmoni è stata ferma a pochissimi mesi, ora riusciamo a prolungarla anche per alcuni anni in un numero crescente di casi,” ha affermato de Marinis come riportato da open.online.

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ultimo aggiornamento: 3 Giugno 2024 9:39

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